Le proposte della Scuola di Peccia sempre più gettonate
Katia Guerra
Con una breve cerimonia, è stato tolto il velo sabato scorso a Peccia a due nuove opere del «Sentiero delle sculture» che si snoda attraverso il villaggio. Sono i lavori di diploma eseguiti da Irma Peter e Regula Buri nell'ambito del corso di perfezionamento in scultura su pietra e progettazione tridimensionale organizzato dalla Scuola di scultura. La proposta è rivolta soprattutto a chi è attirato dall'arte senza essere necessariamente un professionista. A Peccia, abbiamo incontrato le neo-diplomate.
Irma Peter è proprietaria di un ristorante a Zurigo ed è giunta a Peccia, ci ha raccontato, «perché volevo scolpire un pollo per decorare il mio ristorante, questo è stato il mio primo ragionamento». Ciò, anche se in realtà «ho sempre saputo che a 50 anni avrei cominciato a fare scultura». Si è iscritta al corso «WBK» - questo il suo nome - per «imparare il più in fretta possibile a conoscere le tecniche di lavoro». Sviluppando il tema del dolore, legato al suo essere donna in una società democratica nella quale fino a non molto tempo fa non aveva il diritto di voto, ha realizzato in epoxy - un materiale a base di resina e poliestere - un piede di dimensioni giganti nel quale si intravedono scaglie di vetro.a base di resina e poliestere - un piede di dimensioni giganti nel quale si intravedono scaglie di vetro.
Regula Buri, anche lei proveniente da oltre Gottardo, si è invece lasciata ispirare dalla natura, nella quale ha trovato un seme di Pouteria Sapota (Costa Rica), e ne ha riprodotto esattamente la forma in granito nero belga. «Sono insegnante di ginnastica e di disegno. Ho conosciuto Peccia e la cava di pietra un decina d'anni fa, durante un corso estivo. Così, ho saputo della Scuola di scultura. Ho sempre pensato di fare qualche cosa anche al di fuori della mia attività professionale. Qualche anno dopo la mia visita a Peccia, mi sono così iscritta al WBK».
«Questa proposta», ci ha poi spiegato la responsabile Almute Grossman-Naef, «è destinata a persone adulte cui la professione lascia spazio per sviluppare le passioni. Si imparano artigianato e arte: dalla scultura al modellismo, fino al disegno, con inoltre seminali di geologia e storia dell'arte. La formazione dura 4 anni e comprende 17 settimane di corsi». La Scuola ha festeggiato i primi diplomati nel 1999. Ora sono una trentina le persone in formazione e le richieste aumentano costantemente. In cima alla Lavizzara, si è dunque creato un polo artistico capace di soddisfare i bisogni particolari di persone comuni.
Le opere di Irma Peter e Regula Buri saranno esposte fino al 23 di ottobre - una cerimonia di finissage è prevista alle 11 ? davanti alla chiesa di Peccia. All'interno del palazzo Patriziale è inoltre possibile visitare l'interessante esposizione che presenta la genesi dei due lavori di diploma. La Scuola di scultura di Peccia è diretta da Almute Grossmann- Naef e da Alex Naef ed ha festeggiato lo scorso anno i suoi primi vent'anni di esistenza. Si possono trovare maggiori informazioni sulla sua storia e sulle attività culturali e formative organizzate all'indirizzo web www.marmo.ch
articolo del 1 ottobre nel Corriere del Ticino, autore: Katia Guerra