Il cemento – un materiale dalla bellezza essenziale, spesso associato nell’architettura al peso e alla funzionalità – rivela nella scultura un lato sorprendente, quasi poetico. È robusto e paziente, sopporta trafori delicati e volumi possenti, permette passaggi e connessioni impossibili nella pietra – e perdona persino piccoli errori nel processo creativo.
Al centro di questa settimana di corso vi è un affascinante metodo di lavoro: il cosiddetto principio negativo-positivo. Si parte con schizzi e modelli – in modo ludico, esplorativo, intuitivo. Da lì, i partecipanti realizzano in autonomia una forma cava – uno stampo negativo costruito con materiali come legno, Kapa o Styrofoam. Queste composizioni, spesso molto personali, vengono infine riempite di cemento – e solo al momento dell’apertura si rivela l’opera definitiva.
È un momento magico: quasi come scartare un regalo. Le proprie idee si aprono – e spesso emerge qualcosa di inaspettato, che non era del tutto previsto, ma che nasce profondamente da sé. È proprio questa tensione tra controllo e abbandono, tra progettazione e sorpresa, a rendere questa tecnica così affascinante.
Il metodo non solo stimola il pensiero spaziale, ma apre anche nuovi percorsi espressivi. Che si tratti di un bassorilievo grafico, di un altorilievo o di una forma autonoma, ogni partecipante viene accompagnato con sensibilità e incoraggiato a scoprire la propria impronta artistica.
Il capo-corso parla: italiano, inglese, tedesco
Foto: ©Zora-Jankovic
Corsi
23.–28.
ago 2026